Sassoferrato: Storia, arte, cultura

Cittadina di circa 7500 abitanti a 386 metri sul livello del mare, sorge alla confluenza dei fiumi Sanguirone e Marena nel Sentino, sulla cui riva sinistra venne combattuta nel 295 a.c. la Battaglia del Sentino che opponeva i Romani ai Galli e ai Sanniti, i quali uscirono sconfitti, e che consentì a Roma l'unificazione dell'Italia centrale.
Assediata da Ottaviano nel 41 a.c. durante la guerra di Perugia, distrutta dal luogotenente di Ottaviano, risorse in seguito ed è ricordata tra i Municipi. Sassoferrato appartenne poi agli Este dal 1208 quando Azzo VI fu investito della Marca Anconetana, e quindi passò ai Malatesta (1349-1391), ai Feltreschi (1391-1394) e infine alla famiglia locale degli Atti che ne ebbero il Vicariato dalla Chiesa fino al 1460, anno in cui fu ucciso il tiranno Luigi degli Atti. Da questo momento Sassoferrato torna ad essere libero comune con un proprio satuto ed un o stemma, alle dipendenze della Chiesa.
Per quanto riguarda i monumenti e le opere di particolare interesse che sassoferrato ospita, nel Borgo si apre la piazza Bartolo (famoso giureconsulto), dove sorge la chiesa di San Facondino, nel cui interno sono custodite una Statua del Cristo risorto in legno dipinto di Giovanni Stugnillo e una Deposizione in terracotta di Pietro Paolo Agabiti
Oltrepassato il ponte sul Sentino si raggiunge la piazza sulla quale si affaccia la Chiesa di S. Maria del Piano
La parte più antica dell'abitato è il Castello, che ancora conserva il suo aspetto medioevale; all'inizio del castello si trova la Chiesa di San Francesco, cotruzione gotica con portale ogivale
Da ricordare anche il Palazzo Oliva, costruito dal cardinale Oliva nel XV secolo e il Palazzo dei Priori del XIV secolo.
Notevoli sono poi i resti della rocca, costruita nel 1368 per volere del legato pontificio Cardinale Albornoz.